Tè giapponese “misterioso” che divide il web: chi asserisce la sua preziosità e antichità, chi non lo considera nemmeno un tè vero e proprio.
A essere sincera io propendo più per la seconda, ma facciamo un passo indietro e capiamo di cosa stiamo parlando.

DSCN0053Il Kokeicha si presenta come dei piccoli aghi di pino squadrati (visibilmente quindi non ha nulla a che fare con una foglia), il colore è di un verde scuro intenso, quasi antracite, mentre la durezza dà la sensazione di trovarsi di fronte a dell’incenso.
In tazza il liquore si presenta verde limone, mentre in bocca denota una decisa astringenza con un retrogusto umami.

Il Kokeicha nasce a cavallo della Seconda Guerra Mondiale in Giappone, fondamentalmente per recuperare la polvere di tè che veniva lasciata dopo la lavorazione.
Considerato un tè da esportazione, venne dapprima usato dai militari per le campagne all’estero, poi accantonato e infine ripreso dopo la fine della guerra.

La polvere viene lavorata in modo da essere aggregata con l’aggiunta di additivi (farina di riso, amminoacidi, alghe) fino ad ottenere dei piccoli mattoncini facilmente trasportabili e che non si spappolano immediatamente a contatto con l’acqua.

Nonostante la qualità della materia prima sia notevolmente migliorata (la polvere è di tè Sencha), si può considerare il Kokeicha alla stregua di un dado da brodo.

Si consiglia di dosare un cucchiaino per tazza, acqua a 80°C, per 2 minuti.

Un pensiero su “Kokeicha

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