Spezzatino all’uva

Se vi piacciono i sapori decisi provate questo piatto ricco di gusti marcati. La dolcezza dell’uva sultanina e dell’uva fresca si fondono con la succulenza di una carne cotta con le erbe aromatiche.
La carne di vitello è più tenera ma meno saporita di quella di manzo, quindi ho optato per una via di mezzo scegliendo il vitellone. Il cappello del prete penso sia il taglio di carne più adatto per lo spezzatino. Acquistate il pezzo di carne intero e tagliatela (o chiedete al macellaio di tagliarla) a cubi di circa 2-3 cm di lato.
La stessa ricetta, qui declinata con la carne di vitellone, si presta ad essere preparata anche con altre carni, una su tutte quella di maiale ma vanno riconsiderati i tempi di cottura.
Al posto del brandy potreste poteste usare ½ bicchiere di mosto d’uva per un risultato davvero sorprendente!

Vi propongo in abbinamento un Aglianico del Vulture, vino strutturato ed elegante dal sapore intenso e piacevolmente tannico.

Per aumentare la sensazione pungente e aromatica di questa preparazione, Valeria suggerisce una tazza di Ceylon Uva.

Alba

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Angolo dei formaggi con mini aspic di melagrana al Moscato Passito

In un buffet che si rispetti non può mancare un angolo dedicato ai formaggi e in materia casearia il Molise vanta dei prodotti davvero interessanti.
La regione ha sicuramente anche un’anima pastorale, ne sono testimonianza i tratturi un tempo percorsi dalle greggi in transumanza.
Tipici delle zone più montuose sono i formaggi pecorini. Il Pecorino del Matese e quello di Capracotta, preparati con latte misto di pecora e capra, di media o lunga stagionatura, hanno un profumo aromatico e un sapore intenso che tende al piccante se stagionati più a lungo.
Pregevoli sono anche il formaggi fatti col latte vaccino come il fiordilatte, la stracciata, la burrata, il caciocavallo.
La stracciata è un formaggio fresco a pasta filata lavorata in strisce elastiche e intrecciate che ha la caratteristica di perdere consistenza se conservato per qualche giorno.
Il caciocavallo, in particolare quello di Agnone, è un formaggio a pasta dura filata che viene lasciato stagionare in grotte naturali per almeno tre mesi. Ottenuto dal latte di mucche lasciate libere al pascolo nell’Alto Molise, ha un sapore dolce o piccante a seconda del caglio usato e del tempo di stagionatura.
Ho scelto di abbinare la stracciata ad un elegante Fiano d’Avellino, vino bianco fresco e sapido supportato da un giusto sostegno alcolico, mentre Valeria l’abbina ad un delicatissimo Bai Mu Dan, tè bianco cinese dalle note mielate.
Per il Pecorino del Matese ho pensato all’abbinamento con un calice di Aglianico del Vulture, vino rosso di buon corpo, fitta trama tannica e lungo e minerale nel finale, mentre Valeria propone un Assam Signorile – T.G.F.O.P.1 Hunwal, tè nero indiano elegante e maltato.
Col Caciocavallo di Agnone consiglio un calice di Tintilia, vino rosso succoso, morbido, i tannini sono fini e la chiusura speziata, e Valeria una tazza di Ceylon Nuwara Eliya OP, tè dello Sri Lanka con la giusta forza per sostenere questo formaggio.
Allestite il vostro tagliere di formaggi servendo mostarde di frutta, composte di castagne o di fichi oppure del chutney di frutta secca.
Per augurarvi un anno scintillante e ricco di gioiose novità ho pensato all’immancabile melagrana, stavolta declinata in un fresco aspic al vino passito.
Alba
formaggi

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Tournedos lardellati con champignon al vino rosso

Ecco un piatto perfetto per due, un secondo pensato per una tavola a lume di candela.

Si tratta di un taglio di carne piuttosto pregiato, il cuore del filetto, che viene tagliato a fette rotonde.

Semplice ma al contempo raffinato, è una chicca culinaria fatta per deliziare il palato e per avere l’occasione di stappare una buona etichetta di vino.

Si realizza in poche mosse lasciandovi il tempo di apparecchiare con cura, scegliere i dettagli, perdervi in aneddoti sulla ricetta più celebre “alla Rossini” e sull’etimologia incerta del termine francese “tournez” e “dos” che vuol dire letteralmente fondo schiena.

Suggerisco in abbinamento un Aglianico del Vulture, vino rosso dall’incipit gustativo morbido ma che rivela subito corpo, fitta trama tannica, buona freschezza e succosa persistenza.

Valeria invece suggerisce di gustare questo piatto con un bicchiere di Ceylon Uva, tè nero dello Sri Lanka morbido, ma pungente, dal carattere leggermente mentolato, esoticamente aromatico.

Alba

tournedos

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Tagliere di formaggi

Oggi, in alternativa alla consueta ricetta del sabato, propongo una tavolozza profumata di formaggi, decorata e accompagnata da piccole prelibatezze. Un vero e proprio percorso di degustazione che vedrà, nel corso dei prossimi mesi, altri stimolanti appuntamenti.

I formaggi possono diventare protagonisti assoluti di un intero pasto e l’abbinamento con i vini e con i tè riserva piacevoli sorprese, a volte piu’ classiche ma spesso sorprendenti, in ogni caso mai banali o scelte distrattamente.

La bellissima varietà e i tratti delicati o incisivi di questo mondo di sapori così eterogenei possono sfumare dal piu’ fresco al piu’ stagionato, da una crosta fiorita a un piccante erborinato.

Presentare un tagliere o un plateau di formaggi necessita piccole ma fondamentali accortezze, criteri piuttosto codificati che permettono di esaltarne al meglio le caratteristiche organolettiche.

L’incontro tra formaggi, miele, confetture, mostarde, frutta, pane non è mai banale.

Facciamo degli esempi.

  • Formaggi freschi di capra sono ottimi accompagnati da vari tipi di pane e di grissini, arricchiti da noci, uvetta, cumino, semi di sesamo o di papavero.
  • I pecorini di media stagionatura sposano felicemente il miele d’acacia o confetture non troppo dolci e speziate come quella di zucca o di mela cotogna aromatizzate con una puntina di cannella o di vaniglia. E in questo caso, la scelta del vino potrebbe anche ricadere su un Passito o su una vendemmia tardiva.
  • Il Castelmagno, con la sua prorompente e inconfondibile aromaticità, potrà essere servito col miele di castagno.
  • Vari tipi di formaggi di media stagionatura vengono esaltati dalla freschezza di frutti succulenti come l’uva o le pere.
  • I formaggi stagionati possono infine accompagnarsi con sublimi mostarde di frutta o con la frutta secca, noci, nocciole, mandorle.

Sul tagliere che presento oggi ho disposto tre tipi di formaggi seguendo un crescendo di consistenza e attraversando diverse aromaticità ed espressioni gusto-olfattive.

Tagliere di formaggi - Foto di Walter Romano
Tagliere di formaggi – Foto di Walter Romano

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