Pesto di fave e menta con pane al pecorino e maggiorana

L’accoppiata fave&pecorino, ma anche fave&salame è un must di questa stagione e non potevo esimermi dal presentarvi una declinazione speciale perfetta per un aperitivo pasquale in attesa del pranzo.

Il pesto di fave, in Liguria, è anche detto Marò probabilmente dal suo essere uno dei condimenti preferiti dai marinai e proprio al Marò mi sono ispirata per questa salsa in cui intingere un aromatico pane al formaggio.

La menta e la maggiorana sono facilmente coltivabili su un terrazzino, specie la menta che richiede solo un po’ di ombra e di acqua e ripaga con migliaia di foglie intensamente profumate.

Abbinate il tutto a un bicchiere di Darjeeling Silver Green servito freddo.

Alba consiglia in abbinamento un Frascati Superiore, vino bianco dai piacevolissimi ritorni aromatici, fresco, minerale, espressione della tipica sapidità territoriale.

Valeria

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Pan-brioche marmorizzato al miele e noci

Lo so: fa caldo! Ma l’estate è la stagione ideale per i lievitati visto che si può sfruttare naturalmente sia il caldo che l’umidità. 😉 Se poi avete un forno di campagna: il problema è risolto!

L’idea per questo dolce ipercalorico mi è venuta in Slovenia, dove ho passato alcuni giorni e dove i dolci sono energetici per affrontare tutto: dal cattivo tempo all’alta montagna!

Con questa dose potete sfornare una grossa pagnotta, ma se non avete intenzione di dividerla tra parenti o amici, vi consiglio di dimezzare almeno le porzioni.

Assaporate una ricca fetta di questo dolce con una tazza di Darjeeling, che con le sue note leggermente legnose ben si sposa con il gusto del miele e delle noci.

Alba suggerisce in abbinamento un calice di Moscato di Noto, vino dolce aromatico nei rimandi di miele. Assaggio gratificante ravvivato da succulenti tracce saline.

Valeria

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Brioche all’albicocca e zenzero

Di solito i miei abbinamenti si basano sul tè, ma per partecipare al #fairtradechallenge, la più grande pausa caffè del mondo indetta da Fairtrade, Alba e io abbiamo deciso di usare il caffè, facendo ricadere la nostra scelta su un prodotto nicaraguese.
Fairtrade sta cercando di stimolare la scelta e il consumo consapevole di caffè per aiutare i piccoli produttori sparsi per il mondo nella loro lotta quotidiana alla povertà e al cambiamento climatico.
Nel video seguente si può ammirare il loro lavoro e come i nostri soldi attraverso Fairtrade li aiutino: tutto in una tazzina di caffè!

Il caffè del Nicaragua è conosciuto come “caffè lavato” e la sua varietà Maragogype ha il primato per i chicchi più grandi.  Coltivato in montagna su crinali di origine lavica, viene classificato a seconda dell’altitudine a cui è raccolto.

In tazza è fragrante e complesso: superate le naturali note di noce e nocciola date dalla tostatura, si viene colpiti da un bouquet dove spicca preponderante la vaniglia, seguita dalla frutta tropicale.  Di medio corpo, cremoso e con una moderata acidità lo trovo perfetto con il cioccolato, le albicocche e i frutti di bosco.

Così ho pensato di abbinarci una brioche fruttata dalla dolcezza variabile data dal miele: infatti potete aumentarne la dose per rendere la brioche più dolce o diminuirlo. Essendo il miele un liquido regolatevi anche con la farina da aggiungere 🙂

Lungi da me paragonare questa brioche alla famosissima “brioscia col tuppo” siciliana, ma detto tra noi, la mia non si offende se la vorrete provare con una deliziosa granita al caffè e panna, magari preparata proprio con il caffè Fairtrade. 😉

Per questa soffice brioche con frutta secca, Alba propone in abbinamento una Malvasia delle Lipari Passito, vino dolce e morbido, di intensa aromaticità, supportata da una vena acida e da una sapidità minerale di ottima persistenza.

Valeria

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Torretta dolce alla crema di ricotta e mascarpone con amarene sciroppate

Ci sono due cose in particolare che mi evocano la festa del papà.
La prima sono le amarene sciroppate che si ergono sulla cima delle zeppole alla crema (le zeppole di san Giuseppe appunto) sovrastandole di una lucida, allettante promessa di gusto.
L’altra è l’abitudine tutta mia di fare merenda con la ricotta zuccherata, una pausa di dolcezza che spesso condividevo proprio con mio padre.
Dalla sintesi di queste memorie ho tratto la ricetta per questo atteso 19 marzo.
Si tratta di un’invitante merenda composta da tre soffici strati di pasta biscotto alla cannella farciti con una golosa crema al formaggio dolce e guarnita con le amarene sciroppate.
La pasta biscotto è una base morbida e sottile dalla consistenza elastica. Il procedimento per realizzarla non solo è semplice e veloce ma necessita anche di pochi minuti di cottura al forno.
La crema di formaggio ha solitamente una nota acidula che qui ho stemperato con lo zucchero a velo aromatizzato con la vanillina e la presenza massiccia di panna montata.

Propongo in abbinamento un Aleatico di Puglia, vino dolce, morbido, fresco e di elegante tannicità.

Valeria consiglia una tazza di Ceylon, tè che ben si abbina alla sottile acidità delle amarene e alla cremosità della panna.

Alba

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La ricetta di un burger vegetariano per un #Planet5050 by 2030

Eccoci di nuovo alla nostra consueta ricetta “in rosa” per la Festa della Donna, uno spazio in cui lasciamo un po’ da parte l’aspetto prettamente culinario per parlare di un argomento che il più delle volte viene preso sottogamba gli altri 364 giorni e che molte delle pratiche quotidiane a cui siamo abituate non fanno che inasprire: la discriminazione e l’uguaglianza di genere.

Le donne hanno diritto al pieno e uguale godimento di tutti i loro diritti umani e di essere libere da ogni forma di discriminazione. Tuttavia, la discriminazione nei confronti delle donne persiste in molte aree, direttamente e indirettamente, attraverso le leggi, le politiche, le norme sociali, le pratiche e gli stereotipi di genere. L’uguaglianza di genere di fronte alla legge non significa necessariamente che le donne in pratica hanno pari opportunità.

Questa infografica delle Nazioni Unite dà un’occhiata più da vicino alle varie forme di discriminazione che le donne devono affrontare nel mondo (quindi anche da noi).
Infographic: Human rights of women

Mentre questa ci dà l’idea che l’uguaglianza di genere è ancora lontana.
Infographic: Gender equality – Where are we today?

La ricetta di oggi è volutamente “maschile” nell’aspetto, in quell’ottica in cui si vuole i pub e le paninoteche frequentate da uomini, “violenta” per quel coltello piantato come se nulla fosse ed “eccessiva” per quell’idea che le donne non possono e non devono mangiare, ma il tutto è in versione vegetariana… quasi un affronto allo stereotipo; gli ingredienti usati vengono quasi tutti da imprese femminili, dal commercio equo-solidale e dal BIO (per identificare le imprese femminili rivolgetevi ai commercianti o alla camera di commercio).

La ricetta della polpetta di barbabietola è tratta dritta dritta da Clea, autrice del blog Clea Cuisine.

Gli ingredienti sono per 6 panini, numero ideale da dividere tra amiche e amici o tra parenti, in una convivialità che esige l’aiuto in cucina, la condivisione e la discussione. Da bere potreste scegliere la classica birra Porter, o una tazza di Kukicha tostato, tè giapponese dal gusto forte e dolciastro con una delicata nota di caffè che ricorda il cioccolato fondente o , come consiglia Alba in abbinamento, un Sannio Falanghina, vino bianco dall’assaggio fresco, scorrevole e sapido in chiusura.

Valeria

veggie burger violence

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GLI IMPASTI NON LIEVITATI: La Pasta Sfoglia al burro

Sulla pagina Facebook di Passioni da Bere, i nostri “amici” ci han chiesto a gran voce la ricetta “for Dummies” della Pasta Sfoglia: ecco quindi passo-passo la spiegazione per fare una gustosissima sfoglia al burro.

Quando ho voluto fare questa ricetta mi sono ripromessa di spiegare giusto quelle due o tre cose, quindi siate pazienti! 😉

DSCN4991La pasta sfoglia è quella pasta libidinosa che in forno, appunto, sfoglia crescendo di volume e rimanendo leggera e croccante. In commercio ne esistono di già pronte, ma se per curiosità, per esigenze alimentari o altro, decideste di provare questa ricetta, sicuramente ne rimarrete affascinati.
Una distinzione va fatta tra la Sfoglia e la Mezza-Sfoglia: nella prima il rapporto tra farina e burro è di quasi 1:1, mentre nella seconda la massa grassa è la metà della farina. La Mezza-Sfoglia è utilizzata per far da fondo alle crostate o simili, mentre la Sfoglia (data la sua ricchezza) è usata per sfogliate, vol-au-vent, gelosie e preparazioni della festa.

Mi riprometto un giorno di farvi vedere come si prepara la mezza-sfoglia utilizzando la margarina in uno speciale impasto denominato “pastello”: così accontenterò i fan intolleranti al lattosio e/o vegani.

I professionisti usano una macchina detta sfogliatrice e una speciale margarina “da sfoglia” che facilitano l’intera preparazione: noi dovremmo essere più rustici.

La temperatura degli ingredienti e soprattutto quella ambientale è fondamentale per la buona riuscita della ricetta: dovete cercare di mantenere tutto il più freddo possibile, largo quindi all’uso del frigorifero, del ghiaccio e di strumentazione in metallo. Se ci riuscivano le nostre bisnonne senza l’ausilio della moderna tecnologia, ce la potete fare anche voi.

La sapidità della sfoglia è quasi neutra: potete decidere di utilizzarla sia per preparazioni salate che dolci, ma in ogni caso dovrete tenere conto del gusto distintivo del burro. Se vi piace il gusto del burro e del sale potete provare a ricavare dei salatini molto semplici da rettangoli o quadrati di pasta, spennellati sul lato superiore di tuorlo d’uovo, decorati con qualche granello di fior di sale e infornati fino a doratura.

Valeria

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