Il sashimi giapponese si potrebbe definire come una “particolare” tagliata. Il più famoso e sdoganato è quello di pesce crudo servito con particolari salse e contorni, ma non solo. Se allarghiamo il campo visivo ecco che appaiono nel vasto mondo gastronomico giapponese anche piatti vegetariani: konnyaku (gelatina derivata dal konjac), yuba (un derivato della soia), alghe, verdure e germogli di bambù possono essere preparati e serviti esattamente come il sashimi di pesce.
Un altro ingrediente molto usato è senza ombra di dubbio l’avocado: durante le emigrazioni dei cuochi giapponesi in altri Paesi, a volte si faceva fatica a trovare gli ingredienti giusti, così si prese l’abitudine di sostituire il tonno con l’avocado dalla polpa grassa e dalla sottile scioglievolezza.
In questa versione vegana del piatto ho voluto affiancare all’avocado un altro frutto verde: il kiwi. Ricchissimo di vitamina C dona al piatto un gusto più fruttato e dolce, contrastando meravigliosamente con la salsa di soia e il wasabi.
Provate ad abbinare a questo antipasto delle piccole tazze di Gyokuro, che con la loro dolcezza ed estrema eleganza vi doneranno un inizio incantevole.
Un antipasto così marcatamente fresco non lascia molto margine di scelta nell’abbinamento col vino. Tuttavia Alba vi propone di tentare l’abbinamento con un Bianco di Custoza, vino leggero e delicatamente aromatico, dal profilo gustativo morbido e garbata sapidità.
Valeria