Tikvenik – La tradizionale torta bulgara di zucca

MANCA 1 SETTIMANA A NATALE!

Ok, devo mantenere un contegno professionale…ARGH!

Comunque visto il periodo festivo Alba e io abbiamo iniziato a proporvi idee partendo dai Tranci di tonno con olive taggiasche e pachino, perfetti per una Vigilia di magro e vi accompagneremo fino alla prima settimana di Gennaio 2017 con piatti perfetti per le vostre tavole imbandite.

La proposta di oggi è un tipico dolce bulgaro preparato proprio per l’inizio dell’inverno e per le feste di Natale: è una sorta di banitsa, ovverosia una chiocciola di pasta fillo ripiena in vari modi (la più famosa è la banitsa con formaggio e uova), ma dolce servita come dessert o come parte di una ricca colazione.

Il ripieno (della polpa di zucca dolce e aromatizzata) è inserito a crudo e cuoce direttamente in forno, ma se non gradite il gusto forte della zucca, potete cuocerla in forno precedentemente e poi usarla per il ripieno già cotta.

Per completare il quadro di fine autunno vi consiglio di abbinare questo dolce a una tazza di Darjeeling.

Alba suggerisce in abbinamento un Verduzzo Friulano, vino dolce e delicato nel gusto, con chiusura fresca e aromatica.

Valeria

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Panna cotta con salsa al cioccolato

Verso la fine degli anni 80 compare nei menù dei ristoranti italiani la panna cotta nelle sue fondanti manifestazioni: al caramello, ai frutti di bosco e al cioccolato.

Sarà amore al primo affondo di cucchiaino: è un dolce di origine piemontese che rapisce per la sua consistenza delicata, per la perfezione del bianco, per l’arrendevolezza con cui si offre al palato, fresca e scioglievole.

La panna cotta può essere preparata con la colla di pesce o con gli albumi (in questo caso va cotta in forno a bagnomaria) ma io ho preferito l’agar agar, un ottimo gelatificante naturale ottenuto dalle alghe, un’alternativa vegetariana e salutare.

La gelatina prodotta dall’agar agar è insapore e quindi non altera minimamente quello dei cibi con cui si utilizza e viene impiegato spesso anche per la preparazione degli aspic.

In ogni caso non avrete più attenuanti né scuse per farla con le buste di preparato: la ricetta è di una semplicità disarmante!

Questo sabato scatta dunque l’operazione nostalgia atta a far felici i cultori dei dessert che hanno fatto storia 🙂

Insieme al profiterol (altro pilastro indiscutibile dei favolosi eighties) la panna cotta è perfetta per accoccolarsi sul divano per una serata amarcord.

Suggerisco in abbinamento un COF Verduzzo Friulano, vino bianco la cui dolcezza è stemperata da una buona carica fresco-sapida. Finale lungo e minerale.

Valeria suggerisce una tazza di Assam, tè nero indiano che riesce a supportare l’intensa cremosità della panna e il gusto del cioccolato.

Alba

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Crostata di Zucca

Infine per concludere questo menù oscuro, luminoso e appagante ecco un dolce che molti avranno visto nei film americani sulle tavole del Giorno del Ringraziamento: la pumpkin pie.

Questo disco arancione profondo è formato da una burrosa e friabile base di farina di mais, sormontata da una crema dolce, soda e speziata.
Cannella, zenzero, chiodi di garofano si armonizzano con la naturale dolcezza della zucca preparandoci ai gusti della fine dell’anno.

Il latte condensato non zuccherato o anche conosciuto come latte evaporato lo si può trovare facilmente nei negozi etnici o negli alimentari ben forniti, in caso contrario ovviate alla sua mancanza con della panna o con del latte condensato classico ma, in questo caso, diminuendo la dose di zucchero.

Trovo che un abbinamento per contrasto sia l’ideale con questa torta, quindi vi suggerisco un Long Jing, mitico tè verde cinese dal caratteristico aroma di castagna bollita, in caso voleste invece un gusto più familiare, abbinatela ad un Darjeeling second flush.

Alba suggerisce un calice di Verduzzo Friulano, vino dolce dal gusto delicato con chiusura fresca e aromatica.

Valeria

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Soul Cake

A discapito del nome, questo dolce non è una torta, ma un biscotto.
Può essere inserito nella tradizione europea del cibo per i morti, diffusa un po’ ovunque.
Questo cibo, in genere biscotti, veniva in epoca più antica usato come offerta agli spiriti e in epoca più tarda usata per ringraziare chi pregava per le anime dei propri morti.

Tondo e giallo ricorda il simbolo solare morente, ma la disposizione dell’uvetta (in genere messa a croce) ne rivela la contaminazione cristiana.

Dal sapore dolce e non eccessivamente speziato è bene consumarlo nell’arco delle 24 ore, poiché non riesce a reggere bene il passare del tempo.
La sua durata effimera invita alla preparazione in famiglia, magari assieme ai bambini, che non esiteranno a far sparire metà dei biscotti appena sfornati.

Ottimi inzuppati consiglio di abbinarli ad una bella tazza di Assam fumante.

Alba propone in abbinamento un Colli Orientali del Friuli Verduzzo Friulano, vino bianco dolce che ben si presta alla pasticceria secca.

Valeria

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