Zucchine e patate al funghetto

Felice solstizio d’estate! 🙂

Per celebrare questo giorno voglio proporvi un contorno facilissimo, fatto con le verdure dell’orto che in questo periodo è al massimo del suo splendore: le zucchine e patate al funghetto!

Sono essenzialmente cubetti di verdure saltate in padella con aglio e prezzemolo (da qui la denominazione “al funghetto”) perfette per accompagnare i vostri piatti estivi.

Suggerisco in abbinamento una infusione fredda di Yunnan verde, tè verde cinese dalle spiccate note vegetali.

Alba suggerisce in abbinamento un Vermentino di Sardegna, vino bianco fresco, sapido tratteggiato da note tipicamente aromatiche.

Valeria

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Filetto di trota con verdure e tapenade

Il pesce d’acqua dolce viene spesso snobbato dai buongustai per il sapore “sciapo” delle sue carni, senza però tenere conto che appunto per le sua natura è entrato a far parte di moltissime ricette in cui si abbina perfettamente a ingredienti molto saporiti e a preparazioni più invasive che non si possono applicare alle delicate carni degli altri pesci.

La trota è uno di questi pesci e, visto la facilità di allevamento, è anche molto economico: normale riuscirla a trovare dal vostro pescivendolo già bella sfilettata.

Infine un appunto sul suo essere “salmonata”: il colore arancione delle sue carni è dovuto al fatto che in allevamento le trote mangiano dei “pastoni” in cui possono rientrare farine di gamberi, crostacei e a, volte, carotenoidi.

Nulla toglie però che se avete degli amici pescatori pronti a procurarvi delle belle trote non salmonate, questa ricetta andrà benissimo lo stesso.

(Devo ammetterlo il “finto salmone” fa la sua porca ed economica figura sulla tavola a festa) XD

Abbinate questo piatto ad un Ceylon Oliphant Nuwara Eliya, tè verde occidentale dalle note speziate.

Valeria

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Farfalle con la ratatouille

L’autunno è appena arrivato e, come al solito, ci sono zone in cui il caldo stenta a lasciare il passo e altre dove già la sera è fresca; così per iniziare a salutare la bella stagione e i suoi ortaggi ho pensato di presentarvi un bel piatto di pasta ricco di verdure: alcuni le chiamano Farfalle primavera, ma a casa mia, sono sempre state “con la ratatouille”, dal tipico piatto ligure e della Costa Azzurra.

Avete presente nel film Ratatouille quando il critico Ego ricorda il piatto di verdure che gli preparava la mamma? Ecco, calcolate lo stesso piatto, cucinato però in modo da essere una salsa di condimento. La ratatouille generalmente finisce la sua cottura in forno, mentre qui il tutto si svolge in pentola. Anche l’aggiunta delle carote non è propriamente ortodossa, ma mia mamma l’ha sempre messe e, se le gradite, qualche foglia di sedano non ci sta per niente male. Ricordate comunque di non esagerare con il pomodoro: non deve prevalere.

Una nota interessante riguarda le zucchine: normalmente in Liguria si usano le zucchine a trombetta, mentre in Francia è facile vedere le zucchine lunghe di Nizza entrambe appartenenti alla specie Cucurbita moschata. Questo tipo di zucche vengono raccolte giovani in modo da essere “zucchine”, ma se lasciate maturare diventano zucche a tutti gli effetti con il tipico gusto dolce e profumato.

Piatto per antonomasia estivo, la ratatouille può essere preparata anche in versione invernale, usando varietà diverse di Cucurbita moschata come la zucca violina di Ferrara, la zucca lunga di Napoli, la zucca Long Island Cheese, la zucca sucrine del Berry o la zucca giapponese e sostituendo melanzane e peperoni con ortaggi di stagione.

Provate ad abbinare questa pasta a un bicchiere di Darjeeling First Flush che con le sue note fresche ed erbacee si sposa con l’ampio assortimento di verdure.

Per queste farfalle al profumo dell’orto, Alba consiglia un Ormeasco di Pornassio Sciac-Trà, vino rosato fresco, discretamente morbido e con una piacevole coda sapida.

Valeria

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Fettuccine di Campofilone con zucchine, lime e menta

Campofilone è un piccolo borgo situato tra le dolci colline della provincia di Fermo nelle Marche.

È noto soprattutto per l’antica tradizione della pasta all’uovo. Ancora oggi mani esperte e sapienti impastano la semola di grano duro ricavandone delle sfoglie sottili dalle quali nascono i celebri maccheroncini, il formato più conosciuto: lunghi, sottili come i capelli d’angelo.

Per questa ricetta ho preferito utilizzare però un’altra trafila di Campofilone, altrettanto morbida, sottile e dorata: le fettuccine.

La menta e il lime bilanciano la morbidezza cremosa della panna e insieme alla stagionalità delle zucchine creano un primo piatto perfetto da servire in estate.

Suggerisco in abbinamento un Offida Pecorino, vino bianco avvolgente, sapido, slanciato da un’incalzante freschezza che nel finale rimanda suggestioni di agrumi.

Valeria suggerisce un bicchiere di Mint&Lime, tè nero dal gusto rinfrescante e dissetante che rimarca le note del piatto.

Alba

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Scampoli di pasta con fave su crema di zucchine al basilico

SONY DSCSe vi ritrovate con dei ritagli di pasta avanzata da altre preparazioni (come i ravioli o le tagliatelle) potreste decidere di adoperarli per una fumante minestra di fagioli o per deliziarvi con un bel sughetto di pomodorini freschi sciuè sciuè, come si usa dire a Napoli 🙂

Per omaggiare la primavera, che in questi giorni tarda ad arrivare, ho preferito un’esplosione di profumi e colori direttamente dall’orto.

Si tratta dunque di un primo piatto vegetariano che mantiene integro il sapore di ogni singola verdura grazie a cotture semplici e veloci e alla scelta dell’olio extravergine d’oliva italiano spremuto a freddo come condimento.

Stavolta ho usato l’olio di Canino, un olio di categoria superiore, con bassissima acidità e dal gusto eccellente.

Per completare la genuinità di un pranzo informale, magari a Km zero, si potrebbe optare, perché no, per un vino biodinamico.

Consiglio una bottiglia di Frascati Superiore, vino bianco dalla bella sapidità minerale, fresco e di moderata morbidezza ben integrata. Nel finale possiamo ritrovare rimandi alle tinte olfattive floreali e di erbe aromatiche.

Valeria consiglia un bicchiere di Long Jing, tè verde cinese prezioso e che ben si accorda con i sentori vegetali di questo piatto.

Alba

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Tagliatelle di grano saraceno con verdure saltate e scaglie di pecorino toscano

La farina di grano saraceno è un ingrediente chiave della cucina gluten free, inoltre essendo molto digeribile e conferendo agli impasti un aspetto naturalmente grezzo, rappresenta una scelta sempre più diffusa anche per chi non soffre di celiachia o di intolleranza al glutine.

Sebbene molti pensino che il grano saraceno sia un cereale, in realtà è una pianta erbacea, un lontano parente del rabarbaro, che non appartiene alla famiglia delle Graminee.

Il suo impiego nella cucina italiana è noto soprattutto per la polenta taragna e per i pizzoccheri della Valtellina, una pasta tradizionale ricavata dalla mescolanza tra la farina di grano saraceno e da quella di frumento.

Come sappiamo, il glutine è una proteina collante che fa in modo che nell’impasto l’acqua si leghi rendendo il composto più elastico. Per questa ragione è necessario trovare qualcosa che sostituisca, nel caso specifico della pasta fatta in casa, la farina di frumento.

Oltre alla farina di grano saraceno, che è priva di glutine, sono necessari dunque anche una parte di amido e una sostanza agglutinante.

La scelta dell’amido è ricaduta sulla farina di riso, un prodotto meraviglioso che dona consistenza e corpo agli impasti. Grazie al sapore neutro e delicato si sposa con varie preparazioni sia dolci che salate.

Come agglutinante ho optato per le uova che com’è noto rappresentano un eccellente legante naturale e conferiscono la giusta umidità.

Propongo in abbinamento un Frascati Superiore, vino bianco dal sorso affilato, fresco, esaltato dalla tipica matrice sapido-agrumata.

Valeria propone invece una tazza di Butterfly of Taiwan, oolong particolarmente ossidato dal carattere che ricorda il tè nero, ma con una piacevole dolcezza e una nota pastosa.

Alba

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