Canapè di polenta al salmone

Si rinnova come ogni anno il rituale che vuole la casa addobbata a festa. Riemergono da scatoloni accantonati in fondo agli armadi o ai soppalchi oggetti e ricordi. La ghirlanda da appendere alla porta, le candele da appoggiare sul camino e tutto quell’armamentario di decorazioni che rendono con pochi tocchi sapienti, le quattro mura calde ed accoglienti.

Allora ho pensato di offrire a questi gesti un vassoio di piccoli, invitanti canapè dal look natalizio, composti da un supporto di polenta grigliata sormontata da un patè di salmone delicato ma gustoso.

I ritagli di polenta avanzati dalla ricetta saranno ottimi anche il giorno dopo arrostiti sulla piastra.

Invece se decideste di preparare dell’altro patè, potreste trasferirlo in vasetti di vetro decorati con un nastro e portarli in tavola con del pane bruscato ancora caldo.

Vi suggerisco di servire questo stuzzicante aperitivo con un calice di Trento Brut, spumante morbido, fresco e piacevolmente salino, dal fine perlage che ne contrasta la grassezza e affianca molto bene la nota sapida del salmone.

Valeria invece suggerisce di abbinare questi canapè ad una tazza di Genmaicha alla fragola, tè verde con riso tostato e spezie che ben si abbina al piatto.

Alba

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4. Ansia. Filetto al pepe verde

Ansia

Una pallina dolce che si scioglie sulla lingua, il tè caldo che le inonda l’anima e i pensieri scivolano: che il futuro si possa aprire attraverso le perline impazzite di una collana rotta, nell’ultimo mese, le era sembrato più l’incipit di un romanzo giapponese che della realtà della sua vita.

Gli occhi di Edoardo erano sinceri e quelle pupille che si dilatavano all’incrociarsi con le sue la facevano sentire beata, come se si spalancassero le porte di un mondo nuovo.

Alzarsi la mattina era decisamente più facile e l’ufficio diveniva meno fastidioso, specie alle 17 quando, tra sicurezza e sorpresa, il pensiero di lui la raggiungeva.

Oggi però voleva ricambiare quella specie di pomeridiana goccia di felicità concentrata dando al bike messenger una busta, da portare al suo chef preferito, su cui capeggiava la scritta “Voglio solo farti una proposta”.

Era stato divertente realizzare un biglietto d’invito pop-up ad una cena tardiva, dove si prometteva buon cibo e buon bere, ma la magia dell’entusiasmo stava decisamente svanendo così come la figura di quella cupido in bicicletta.

Le intenzioni erano delle migliori: un invito a casa sua, una cenetta rilassata fuori dalla foga di una cucina professionale e l’idillio di quel mese quasi irreale, ma ora il macigno dell’ansia la stava puntando inesorabile e sopra portava granitiche le parole

“LUI CUCINA, TU SOPRAVVIVI!”

Svegliatasi dalla trance in cui era caduta si getta sulla più grande fonte di ricette dopo il quaderno della nonna: Internet.

Scartate alcune proposte, selezionate altre, cambiata idea duemila volte, alla fine si concentra su quello che le sembra il piatto forte migliore, iniziandolo a studiare come una formula magica. Il conto alla rovescia si attiva: ogni secondo che la divide dal momento in cui afferrerà al supermercato il barattolo di pepe verde in salamoia diventa insopportabile.

Fine del lavoro. Fine dell’attesa. Inizia la battaglia: 5 ore al momento del giudizio.

(Valeria Miceli, Racconto di un menù di San Valentino)

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Filetto al pepe verde

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Ravioli di pesce persico con salsa di noci e pepe rosa

Da bambina ricordo che non era così insolito vedere le mie zie alle prese con farina e uova, intente a impastare sulla spianatoia e tirare sfoglie sottilissime col mattarello o con la macchina a manovella.

Ravioli di pesce persico - Foto di Walter Romano
Ravioli di pesce persico – Foto di Walter Romano

Da quel lavoro paziente e meticoloso nascevano vassoi ricolmi di pasta fresca, una gioia per chi avrebbe assaporato quelle bontà condite con dei sughi altrettanto stuzzicanti.

Oggi la pasta, soprattutto quella ripiena, è un lusso (non omologato) riservato alla tavola delle occasioni speciali.

Ho deciso di far rivivere quest’usanza dedicando un po’ di tempo a preparare la sfoglia e ricavarne dei ravioli, tentazione irresistibile per le buone forchette.

Con la salsa si noci ho pensato ad un abbinamento territoriale, Riviera Ligure di Ponente Pigato, vino bianco dall’assaggio vellutato ma ben sostenuto da freschezza e da una scia sapida.

Valeria, invece, propone un Sencha, tè verde giapponese dal gusto erbaceo, connubio perfetto con il pesce e dal carattere non troppo invasivo per esaltare la pastosità delle noci.

Alba

Ravioli di pesce persico con salsa di noci e pepe rosa - Foto di Walter Romano
Ravioli di pesce persico con salsa di noci e pepe rosa – Foto di Walter Romano

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