Capitolo 40, una tazza di Silvery Needle e un piatto di lasagnetta reale

Notte argentata, notte romantica in cui stare soli non è possibile. Elisa passa l’ultima notte con Daniele prima che questo parta l’indomani per un mese.
Elisa pensa a tutto quello che le è successo, a quello che ha perso e a quello che ha trovato: guarda tutto in una nuova prospettiva perfino la stanza dalla quale, è sicura, si sia gettata Alba 30 anni prima; e mentre guarda giù dalla finestra quello strapiombo “ebbe la sensazione di avere finalmente capito come pagare il prezzo che doveva pagare, chiudere il cerchio e saldare i conti con il passato”.
(Perché ho la sensazione che stia per fare una cazzata pazzesca?)

Per la lettura di oggi ho preparato quello che potrebbe essere un piatto da re e imperatori per la sua composizione di materie prime considerate costose e particolari, ma anche il tè non scherza: ho evitato un Bai Hao, considerandolo troppo delicato per un qualsiasi abbinamento, ma ho utilizzato il fratello Silvery Needle che ha aggiunto una nota fruttata alla preparazione.
Alba suggerisce in abbinamento un Verdicchio di Matelica, vino bianco morbido che conquista per la piacevole cadenza fresco-sapida.

Valeria

Lasagnetta reale

Ingredienti per 3 porzioni

  • 4 sfoglie all’uovo 10x15cm
  • 6g di uova di lompo o di pesce volante
  • 3 pettini di mare freschi (capasante)
  • 45g di polpa di granchio
  • 1,8g di fecola di patate
  • 1,4g di olio di sesamo
  • 3g di zucchero
  • 0,6g di sale
  • pepe bianco

Separare il corallo dalla noce della capasanta. Tritarlo e unirlo alla polpa di granchio; amalgamarvi la fecola, l’olio, lo zucchero, il sale e il pepe a gusto.

Sbollentate le sfoglie per dargli una prima cottura e formate la lasagnetta alternandola con l’impasto di granchio (aiutatevi con dei coppapasta o delle miniteglie).

Sistemate le 3 noci di capasanta sull’ultima sfoglia: volendo si possono tagliare a fettine sottili per armonizzare il futuro boccone.

Cuocete a vapore per 10 minuti.

Servite decorando con il caviale.

Per chi lo gradisse, potreste dare la possibilità di aggiungere in tavola olio al peperoncino o tabasco.

Maccheroni con fiordilatte di Bojano su letto di purea di cavolfiore e tartufo nero

Siamo nel periodo giusto per accogliere il nobile Tuber melanosporum, il tartufo nero, il frutto del fulmine scagliato da Giove ai piedi di una quercia.
Pregiato e di forte personalità si raccoglie da dicembre a febbraio, può essere gustato sia cotto che crudo e sprigiona aromi penetranti di sottobosco. La scorza coriacea viene tritata e adoperata per profumare l’olio extravergine.
Il Molise è la regione italiana più ricca di tartufi e sono ormai numerose le realtà produttive che lavorano questo prezioso tubero per ricavarne patè, oli, creme, burri, paste.
Ho scelto di presentarlo in purezza per esaltare la bontà cremosa di questo timballo di maccheroni arricchito col fiordilatte di Bojano, latticino prodotto in modo artigianale alle pendici del Matese.
Propongo in abbinamento un Verdicchio di Matelica, vino bianco di buona struttura, persistente, che lusinga il palato con una morbidezza avvolgente e una sferzata di freschezza e sapidità.
Valeria invece sceglie di abbinare a questo piatto un Assam Signorile, tè nero indiano dal maltato bouquet.
Alba
cavolfiore

Continua a leggere Maccheroni con fiordilatte di Bojano su letto di purea di cavolfiore e tartufo nero

Crêpes farcite con piselli, cotto e mozzarella

Oggi crepes! E’ quello che mi sono detta pensando a un piatto generalmente apprezzato da tutti.

Appetitose crepes salate, una morbida sfoglia in dischi sottili che prende le forme piu’ varie: fagottini, lasagnette, anelli, rotolini che possono essere farciti con moltissimi invitanti ripieni.

Tornando a me ci metto anche il divertimento infantile di scoprirmi abile a girarle con un movimento preciso della padella…opla’ 🙂

A questo piccolo piacere, visto che siamo a maggio ed e’ la stagione giusta, ho aggiunto quello di sgranare i piselli seduta in balcone a godermi il sole.

Se preparate con anticipo, anche il giorno prima, penso siano ancora piu’ deliziose perche’ i sapori si amalgamano meglio. In questa versione ho usato la panna ma potreste scegliere di adoperare una besciamella leggera, ed eventualmente gratinarle in forno.

Per la tendenza dolce delle uova, del cotto e dei piselli e la leggera untuosita’ del piatto propongo in abbinamento un Verdicchio di Matelica, vino bianco secco discretamente morbido, fresco e corredato di una sfumatura sapida.

Valeria, invece, propone in abbinamento un Assam: tè di corpo, che ben si sposa con la sapidità del prosciutto, la cremosità della panna e della mozzarella ed il gusto inconfondibile delle uova.

Alba

crepe piselli

Continua a leggere Crêpes farcite con piselli, cotto e mozzarella