Capitolo 32, una tazza di Diang Hong, il compleanno di Passioni da Bere e le crostatine al mandorlato morbido con miele

La primavera è arrivata e, come ogni anno, ha portato con sè il compleanno di Passioni da Bere: 4 anni per la nostra creatura che cresce e si evolve!

Quest’anno Marzo è stato un mese pieno di tè con il progetto di presentarvi 31 tè per 31 giorni seguendo le pagine del libro “Le regole del tè e dell’amore” e alcune piccole sorprese che vi verranno svelate entro fine mese.

Tanti auguri a Noi quindi e un grazie a Voi che continuate a seguirci! 🙂

Passiamo quindi al riassuntino del nostro capitolo:

Elisa, approfittando del tè delle 5 a casa di Vittoria, si intrufola nella serra in disuso per cercare indizi sulla camelia gialla: trova (e ruba) un tacquino di cuoio (quello di Renato) e un foglietto. Ritornata nella sua stanza si rende conto che nel taccuino ci sono appunti (impeccabili e ordinati) sulle varietà di camelia, mentre sul bigliettino (che lei crede scritto da Alba, ma noi sappiamo da Daria): “Ti sto aspettando. Non farmi questo. Non farlo a noi due. Scrivimi almeno, non so neanche se hai ricevuto la lettera con l’indirizzo. Ti amo. E sai quanto.

Crostatine al mandorlato morbido con miele

Queste crostatine sono dolcissime e mielosissime, ricordano un po’ i dolci mediorientali ed è bene accompagnarle con una salsa acidulata che possa stemperare la loro forza come dello yogurt greco o questa panna montata particolare.
Suggerisco in abbinamento una tazza di Dian Hong che con le sue note tipiche dei tè dello Yunnan ben si sposa con il piatto.
Alba suggerisce in abbinamento un A.A. Gewürztraminer passito, un nettare dolce e succoso, bilanciato nella spinta sapida e agrumata nel finale.
Valeria

Ingredienti per 4 crostatine

  • 100g di pasta brisee
  • 1 uovo grande
  • 75g di zucchero di canna
  • 3 cucchiai di melata di bosco
  • 15g di burro salato (1 cucchiaio)
  • mezza bacca di vaniglia
  • 130g di mandorle pelate
  • cioccolato fondente

per la panna acidula

  • 250ml di panna da montare
  • 2 cucchiai di zucchero a velo
  • 30ml di panna acida

Preriscaldate il forno a 180°C.

Dividete la pasta in 4 parti, stendetela piuttosto fine e rivestite 4 formine da crostatine precedentemente imburrate.

Mescolate l’uovo, lo zucchero di canna, la melata, il burro sciolto e i semini raschiati dalla bacca di vaniglia. Quando avrete una bella pastella amalgamatevi le mandorle grossolanamente rotte.

Distribuite il composto di mandorle nei gusci di pasta e infornate per 15 minuti.

Sfornate e lasciate raffreddare.

Fondete poco ciccolato fondente e decorate la superficie delle crostatine.

Prima di servirle montate la panna ben fredda con lo zucchero a velo e amalgamatevi la panna acida.

Capitolo 23, una tazza di Darjeeling Monteviot first flush e un cestino di pane di segale con mousse di salmone e cetrioli

Elisa, nella locanda a fare colazione, chiede ad Alba informazioni sulla possibile produzione di tè nel borgo (sta indagando sul misterioso tè della madre), ma le informazioni che riceve sono negative. In compenso le parla di una ragazza che anni prima era particolarmente appassionata di tè (sospetto di Daria a questo punto, ovvio!). Uscita dalla locanda Elisa va a trovare Vittoria alla Casa delle Camelie e qui si scopre che il figlio Renato è morto tre anni prima! Girovagando nell’esplosione di colore del giardino Elisa si ritrova davanti proprio lei: la camelia gialla! (Coincidenza?)
Sopraffatta dalle emozioni e confusa, Elisa decide di salutare Vittoria senza chiedere spiegazioni…

Mentre approntavo le tartine per questo Tea Time ho pensato di proporvi un classico della cucina inglese: la mousse di salmone! Qui impreziosita dalla presenza dell’aneto. I cetrioli possono essere sia freschi che in agrodolce per dare una sferzata di gusto alla tartina.

Alba consiglia in abbinamento un Prosecco di Valdobbiadene Dry, appagante, morbido e fresco, piacevolmente sapido nel finale. Di persistenza agrumata.

Valeria

Tartine al salmone e cetrioli (ricetta originale)

Ingredienti:

  • pane in cassetta
  • salmone affumicato
  • cetriolo
  • panna acida
  • aneto sminuzzato
  • succo di limone
  • pepe

Mescolate in una ciotola la panna acida, l’aneto e il succo di limone, e aggiungete il pepe. Spalmate il tutto sul pane, disponetevi il salmone affumicato e il cetriolo tagliato a fettine sottili, poi coprite con un’altra fetta di pane.

Cestini di pane di segale con mousse di salmone e cetrioli (mia variante)

Ingredienti:

  • pane di segale in cassetta
  • 120g di salmone affumicato
  • 1 cetriolo
  • sale
  • 120ml di panna acida
  • 1 cucchiaino di panna montata non dolcificata
  • 1 cucchiaio raso di aneto sminuzzato (o senape all’aneto)
  • 20 ml di acqua calda
  • 4g di colla di pesce o mezzo cucchiaino di gelatina in polvere

Ammollate la colla di pesce nell’acqua fredda, strizzatela e dissolvetela nei 20ml di acqua calda.

Frullate il salmone con la panna acida, l’aneto e la gelatina dissolta. Incorporate anche la panna montata. Fate riposare il composto per almeno 6 ore in frigo.

Lavate accuratamente il cetriolo, affettatelo e cospargetelo di sale.

Rivestite dei pirottini imburrati con il pane di segale e passateli 5 minuti sotto il grill a tostare. Lasciate raffreddare.

Scolate i cetrioli dall’acqua che avranno formato.

Riempite i cestini di mousse e decorateli con i cetrioli.

Lingue di gatto dell’Artusi con crema al gelsomino

Le lingue di gatto sono dei biscottini semplici e gustosi che tutti conosciamo e che si possono trovare sia tra le paste secche sia come accompagnamento in cima ai gelati.

La loro consistenza è dura e burrosa, che unita alla loro finezza, ne fanno un dolcetto che si scioglie in bocca, magari nappato di crema o cioccolato.

La cosa più interessante è che al momento di sfornarle sono ancora molto duttili: perfette per essere modellate, magari appoggiandole su di un bicchiere o arrotolandole su di un cilindro e facendole raffreddare.

lingue di gattoIl nome deriva dalla forma allungata che ricorda una lingua, ma potete decidere di cambiarla a seconda degli usi che vorrete farne.

Di ricette poi ce ne sono una infinità, così mi sono affidata ad un classico del settore, sfogliando il libro dell’Artusi dal quale vi riporto l’esatta dicitura.

La crema è una semplicissima crèmes fraîches dolce e profumata con foglie di tè al gelsomino.
Specialità francese la crèmes fraîches può essere annoverata tra le panne acide (come la smetana dell’Europa dell’Est) ed ha un contenuto di materia grassa che si aggira intorno al 30-40%.
Trovarla in Italia non è semplicissimo, ma se proprio non riusciste a sostituirla nemmeno con la panna acida, vi consiglio di mescolare della panna fresca con dello yogurt: la consistenza sarà leggermente diversa, ma sul gusto dovremmo esserci.

Servite queste meraviglie con un raffinato Dragon Pearl, la cui profumazione al gelsomino si armonizza con il biscotto e la crema.

Alba suggerisce un Trentino moscato giallo vendemmia tardiva, vino garbatamente dolce e fresco, dall’aroma delicato ma tipicamente varietale ed intenso.

Valeria

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Bliny al salmone

In questo periodo sto viaggiando molto in treno e l’altro giorno, mentre stavo tornando verso la Liguria, fuori dal finestrino invece della primavera c’era ancora l’inverno.

Tra il freddo e il paesaggio che cambiava la mia mente è volata a terre lontane, tra carovane che attraversano luoghi freddi e impervi per trasportare il tè.

Così mi sono “fermata” in Russia per gustare una tazza bollente di Russian Caravan e assaporare dei bliny al salmone: si sciolgono in bocca in un trionfo di sapore.

Alcuni aggiungono alla ricetta anche del caviale di salmone, ma nella mia idea di pausa del tè mi sembrava inappropriato.

Se invece preferite un buon calice di vino per rinfrancarvi, Alba propone in abbinamento un Alto Adige Riesling, vino di grande persistenza gusto-olfattiva dal gusto pieno, fresco, sapido e dotato di una buona componente pseudocalorica.

Valeria

Bliny al Salmone - foto di Gianluca Celea
Bliny al Salmone – foto di Gianluca Celea

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Mini muffin al salmone e pistacchio con cipolla rossa caramellata

I mini muffin salati proposti ai buffet hanno sempre “l’effetto ciliegia”, vengono presi d’assalto.

In pochi gustosissimi morsi ho voluto racchiudere un contrasto particolare di sapori dalla tendenza agrodolce.

Il gusto ricco, delicatamente fume’ del salmone e la freschezza della panna acida e del caprino rappresentano una combinazione ben collaudata in cucina. Ho incluso in questo accostamento i pistacchi e delle golosissime rondelle di cipolla caramellata.

Il risultato e’ una soluzione finger food deliziosa e colorata.

Considerata la struttura del piatto ho pensato a un vino molto amato tra gli addicted dell’aperitivo, l’Alto Adige Gewurztraminer per le note sapide e fresche supportate da un’importante persistenza aromatica.

Valeria invece propone un tè freddo Bao Zhong alla mela e arancia: le sue note fruttate e l’aroma floreale sostengono l’aromaticità dei mini-muffin, smorzando allo stesso tempo la forza del caprino e del salmone.

Alba

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