Bignè con panna cotta e coulis ai frutti rossi

Benvenuta Primavera!

Si lo so, piove da due settimane e fa freddo ma nonostante il colpo di coda dell’inverno, ieri sera ho festeggiato l’equinozio nell’intimità della mia cucina sfornando bignè.

L’immagine che avevo in testa era quella di un classico bignè croccante e friabile farcito con panna, fragole e zucchero a velo. Tuttavia siamo ancora a marzo, le fragole sono primizie, il tempo è variabile, il mio mood è volubile.

Dunque l’idea è mutata in un’ originale farcitura di panna cotta con una coulis di dolci frutti rossi.

Insomma ho unito due classici della pasticceria per farne un’ insolita, deliziosa commistione che prende spunto dai colori del logo di Passioni da bere, progetto che proprio ieri ha compiuto 5 anni 🙂

Per accompagnare questo dessert così gioioso vi suggerisco un Brachetto d’Acqui, vino rosso dolce dalla spuma vivace e dalle intense note aromatiche, fruttate e floreali, morbido ed elegante.

Valeria propone in abbinamento una tazza di Green Lychee, tè verde dal delicato aroma fruttato che ben si sposa con la cremosità del piatto.

Alba

bignè rossoIngredienti per 20 bignè grandi:

  • 100 grammi di farina 00
  • 80 ml di latte intero
  • 80 ml di acqua
  • 70 grammi di burro
  • 2 uova
  • 1 cucchiaio di zucchero semolato
  • 1 pizzico di sale

Ingredienti per la panna cotta:

  • 500 ml di panna fresca
  • 200 ml di latte intero
  • 120 grammi di zucchero
  • 2 grammi di agar agar
  • 1 baccello di vaniglia

Ingredienti per la coulis:

  • 250 grammi di lamponi
  • 250 grammi di ribes rossi
  • 4 cucchiai di succo di limone filtrato
  • 100 grammi di zucchero a velo

Per preparare la pasta choux, versate in una casseruola l’acqua, il latte, lo zucchero e il sale.

Unite il burro tagliato a pezzetti e portate a ebollizione.

Togliete dal fuoco e aggiungete la farina setacciata tutta insieme in un colpo solo e mescolate vigorosamente con una spatola o con un cucchiaio di legno. Fate quest’operazione velocemente in modo da ottenere un impasto liscio e uniforme.

Quindi mettete di nuovo la casseruola sul fuoco a fiamma bassa e mescolate per un paio di minuti fino a quando il composto non si stacchi dalle pareti e cominci a sentirsi un leggero sfrigolio.

Trasferite l’impasto in una ciotola, allargate la pasta sui bordi e aggiungete una alla volta le uova.

Incorporate bene le uova, sempre rimestando con la spatola. In questa fase potreste utilizzare la planetaria con le fruste a gancio per un risultato più uniforme. La consistenza dovrà essere quella di una crema densa.

Trasferite il composto in una sac à poche con la bocchetta liscia da 12 mm e, tenendola perpendicolare ad una leccarda rivestita con la carta forno imburrata, formate dei mucchietti ben distanziati di pasta della grandezza di una grossa noce.

Riscaldate benissimo il forno, poi infornate per 30 min a 180°. Evitate di aprire il forno soprattutto nei primi 20 minuti! Quando diventano belli gonfi e dorati sono pronti.

Sfornate i bignè e lasciateli raffreddare fino a temperatura ambiente.

Per preparare la panna cotta scaldate il latte in un pentolino e poco prima che raggiunga l’ebollizione toglietelo dal fuoco, unite l’agar agar e mescolate.

Versate la panna in un altro pentolino, aggiungete lo zucchero, i semini di vaniglia e il baccello. Portate a bollore mescolando continuamente.

Togliete la stecca di vaniglia e versate il latte caldo sulla panna. Mescolate con cura.

Praticate un foro alla base dei bignè con un coltello affilato e riempiteli di panna cotta con la sac à poche. Lasciate intiepidire, poi mettete i bignè in frigo ricoperti con una pellicola per almeno 3 ore in modo che la panna cotta si rassodi.

Intanto preparate la coulis ai frutti rossi.

Lavate e asciugate delicatamente i lamponi e i ribes rossi.

Lasciateli cuocere in una padella antiaderente a fiamma bassa per un paio di minuti o fino a quando non rilascino tutta l’acqua.

Togliete dal fuoco, versate il succo di limone e lo zucchero a velo. Amalgamate bene il tutto con una frusta e ponete di nuovo sulla fiamma dolce per un minuto. Filtrate il composto con un colino e raccogliete la salsa in una ciotola.

Quando la panna cotta sarà totalmente rassodata colate la coulis sui bignè e riponete in frigo fino al momento di servire.

Capitolo 36, una tazza di Rooibos chai e congolais al cioccolato bianco e lamponi

Elisa, dopo aver scoperto che Fernanda conosceva la madre, si precipita al negozio della donna per affrontarla e chiedere spiegazioni. Viene così a sapere che in effetti erano amiche e che il paese si sente in colpa per come l’hanno trattata. Poi viene a sapere che Vittoria e il padre di Alba ebbero una relazione subito scoperta e finita “per la maledizione degli amori perduti” che colpisce i discendenti dei proprietari della Casa delle Camelie.

Le persone di base rimangono le stesse, ma a volte cambia la nostra percezione: Fernanda passa da un Rooibos con una nota di cannella a un complesso chai. Così ho deciso di accompagnare questo capitolo con dei congolais più complesi, arricchiti dal cioccolato bianco e dai lamponi.
Alba propone in abbinamento un Alto Adige Moscato rosa, vino dolcemente aromatico, delicato e con intense note di rosa in bocciolo.

Valeria

Congolais al cioccolato bianco e lamponi

Ingredienti

  • 140g di cocco grattugiato
  • 60g di cioccolato bianco grattugiato
  • 60g di zucchero
  • 1 cucchiaino di lamponi essiccati
  • 1 pizzico di sale
  • 2 albumi

Preriscaaldate il forno a 160°C.

Amalgamate tutti gli ingredienti e formate con le mani circa 20 bocconcini.

Foderate una teglia con carta da forno e adagiatevi i bocconcini.

Infornate per circa 12 minuti o finché i bordi non saranno dorati (fate attenzione perché la base tende a bruciarsi facilmente).

Sfornate e lasciate raffreddare.

Gelatina di Mirtilli

Temperature record che fan paura solo a nominarle: in questo sabato afoso proprio non me la sento di proporvi qualcosa di complicato o che faccia rimanere davanti ai fornelli accessi per più di 1 o 2 minuti, così ecco un’altra ricetta fresca, vegana e che fa anche benissimo!

Il succo di mirtillo è un concentrato di effetti benefici e non solo per gli occhi, bisognerebbe berne sempre un po’ durante la settimana. Il suo gusto dolce, ma allo stesso tempo acidulo mi piace moltissimo e questa gelatina non è altro che un modo diverso per assumerne le proprietà; a chi non facesse impazzire la nota aspra può sempre smorzarla con un po’ di miele di acacia.

Il succo di mirtillo è facilmente acquistabile in quasi tutti i negozi, mentre per chi volesse auto-produrselo consiglio di usare la tecnica del “congela e scongela” per rompere le fibre interne e ricavare più succo possibile. Occhio anche agli ingredienti di quelli “comprati” non tutti sono 100% succo di mirtillo.

Abbinate questa deliziosa e fresca gelatina a un bel bicchiere di Rooibos ottenuto con l’infusione a freddo.

Alba suggerisce in abbinamento un Trentino Moscato Rosa, vino dolce, delicato, dal sorso piacevolmente fresco, sapido e di lunga persistenza fruttata.

Valeria

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Una pavlova ai frutti di bosco per i miei 33 anni

Il 25 Luglio è stato il mio compleanno: 33 anni e tanta voglia!

Voglia di uscire dal nido in cui, purtroppo, molti over 30 sono ancora intrappolati da quel non essere “più giovani”, ma senza un soldo in tasca; voglia di far vedere il valore e la professionalità a chi non ci crede; voglia di fare, prima che la fiamma si estingui.
E così pensando al futuro, ma anche al presente ho voluto proporre ai miei amici (e a tutti voi) una torta diversa: qualcosa che sapesse di sapori lontani e vicini allo stesso tempo.

Ho scelto una pavlova, dolce originario dell’emisfero australe, usando però frutti di bosco nostrani e un tocco di cioccolato.
Panna, meringa e cioccolato mi fan pensare ad una tazza fumante natalizia, ma questa sua versione “estiva” è altrettanto golosa: specie per la consistenza da marshmallow dell’interno del guscio!

mini-pavloveVolendo si può personalizzare la pavlova in mille modi diversi: ad esempio, in un’altra occasione, ho preparato delle mini-pavlove con crema diplomatica e pesche, fragole e fichi con i lamponi.

Abbino a questo dolce un infuso senza teina a base di Rooibos: il Violette in Love.

Alba invece propone un Alto Adige Moscato Rosa, un vino dolce, aromatico ben equilibrato da una buona freschezza.

Valeria

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Aspic ai Frutti di Bosco (vegano)

Qualche tempo fa, Alba mi chiese di prepararle un aspic ai frutti di bosco ed io le promisi che appena avrei raccolto gli ingredienti necessari sarebbe stata accontentata! 🙂

Così è arrivata l’Estate che porta con sé odori e gusti che sanno di passeggiate nei boschi e di piccole sorprese nei posti più impensabili: mirtilli, lamponi e ribes; ma questo aspic può essere fatto con tutti i frutti di bosco e quindi largo anche alle fragoline, alle more e alle bacche commestibili che la natura sa darci.

Alla preparazione ho voluto aggiungere anche i cinorrodi di rosa canina: ricchi di vitamina C, mi ricordano sempre l’entroterra ligure.
Per i NON appassionati (un po’ folli) come me che se la raccoglie da sola, la rosa canina è venduta sfusa nelle erboristerie e in comode bustine nei supermercati.

La panna montata (qui in versione vegan) dona all’aspic una golosità ed un corpo quasi lascivi, mentre la leggera piccantezza della cannella e l’aromaticità dei petali di rosa trasportano l’assaggiatore in terre lontane dalle “Mille e una Notte”.

Ho voluto continuare questa sensazione proponendo in abbinamento una bevanda ottima sia calda che fredda: il decotto di rosa canina alla cannella.

Alba, invece, suggerisce in abbinamento un Trentino Moscato Rosa, vino dolce, aromatico e fresco dalla persistenza gusto-olfattiva con richiami floreali e fruttati di rose e piccoli frutti rossi.

Valeria

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Charlotte di Oestara

Eostre

Oestara è il nome di una festa pagana che coincide con l’equinozio di primavera: è dedicata alla dea nordica Eostre, simbolo di rinascita e fertilità.
La stessa parola che definisce la Pasqua, in alcuni paesi deriva da questo nome: Easter in inglese e Ostern in tedesco.
Pensando ad un dolce che racchiudesse tutto questo la mia mente è volata ad un pane fatto di miele, dolce e luminoso; poi con Alba abbiamo pensato che per un pranzo importante ci volesse qualcosa in più. E così mi è venuta l’idea di una crema a base d’uova (sacre a Eostre) ed infine il croccante di semi: una vera delizia!

Per un dolce dalle note morbide come la panna, forti come il miele e fruttate come l’arancia ho pensato ad un tè rosso dello Sri Lanka il Ceylon Kalleboka.

Per questo dessert, sostenuto dall’aromaticita’ del miele e dell’arancia e dal leggero sentore vanigliato, Alba ha pensato a una Malvasia delle Lipari Passito, vino bianco dolce e fresco.

Valeria

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