Torta Foresta Nera (con le amarene e il maraschino)

A una settimana dal 31 Ottobre è tradizione di Passioni da Bere iniziare con le proposte per il menù speciale di Halloween, ma visto che quest’anno Alba e io siamo impegnatissime su altri fronti, abbiamo deciso di saltare questo appuntamento (ma vi lasciamo ai 3 menù degli scorsi anni consultabili QUI) e vi promettiamo che recupereremo con un menù speciale nel mese di Novembre.

Oggi quindi non vi proporrò il tradizionale stuzzichino, ma una sontuosa torta fatta per il compleanno del mio ragazzo: la Foresta Nera…con un pizzico d’Italia.

JpegLe prime tracce documentate della Foresta Nera (intesa come torta e non come regione montuosa tedesca) risalgono ai primi anni del ‘900: i suoi colori richiamerebbero quelli dei costumi tradizionali o della foresta nelle sue sfaccettature e il suo gusto si fa forte delle ciliegie tipiche di quella regione.

Anche se di grande impatto visivo, la torta Foresta Nera è relativamente facile da preparare essendo un pan di spagna al cacao ripieno di panna, ciliege e cioccolato e ne esistono diverse versioni: quella con pan di spagna bianco e nero, quella con la cioccolata nell’impasto, quella fatta con la gelatina, con la marmellata o con le ciliege fresche, ma io optato per quella più facile e da servire in giornata.

L’utilizzo delle amarene in sciroppo è una deliziosa soluzione che procura anche una parte della bagna: basterà diluire leggermente il denso sciroppo con un po’ di acqua.

Alla bagna tradizionalmente si unisce anche il Kirschwasser un liquore tipico della Foresta Nera fatto con le ciliege che crescono in questa regione, ma non avendone ho optato per un più popolare Maraschino; in caso la torta fosse realizzata per dei bambini: omettete il liquore.

Pensando ad un tè che si sposasse con il gusto del cacao e la cremosità del ripieno vi propongo uno Grand Yunnan, tè rosso cinese dall’aroma fruttato e dal gusto deciso.

Alba consiglia un Recioto di Valpolicella vino dolce e morbido, avvolgente, con tannini vellutati e acidità ben dosata. Lunga scia fruttata.

Valeria

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Fette al latte con pasta biscotto al cacao

Voglia di qualcosa di dolce, fresco e goloso? Ecco un’idea perfetta per rinfrescare l’estate, una merenda soffice e ghiotta che si scioglie in bocca morso dopo morso.

Uno strato di crema al latte intero conferisce corpo e consistenza alla farcitura, mentre la panna dona la giusta morbidezza. La pasta biscotto che racchiude questa candida crema, è a base di cacao arricchita da un cucchiaio di miele.

Potreste pensare di tuffare nella crema al latte della frutta fresca di stagione (frutti di bosco, pesche, albicocche, melone, fragole) per un piacere ad alto tasso vitaminico.

È un dolcetto da tenere in frigo (al massimo due giorni) coperto dalla pellicola trasparente oppure da congelare nell’eventualità di un desiderio improvviso di gustoso refrigerio.

Provate in abbinamento un Asti Spumante, vino dall’assaggio moderatamente dolce sorretto da un delicato perlage che ne ravviva la freschezza.

Valeria suggerisce una tazza di Darjeeling SF-Jungpana, tè nero indiano che con le sue note leggermente legnose esalta il gusto del cacao e del miele.

Alba

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Fette al latte con pasta biscotto al cacao

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Cupcake vaniglia-limone con paintballs marshmallow

Pensando a una ricetta da dedicare alle mamme per la loro festa, ho voluto creare un pensiero per quelle che lo sono da poco, come molte delle mie amiche, che superato il periodo del “posso mangiare solo QUESTE cose” hanno bisogno di una coccola in più, di un momento di dolcezza senza pensare a tutto quello che c’è dietro. Diciamo che la ricetta di oggi non la inserirei tra le cose “sane”, ma decisamente tra quelle GOLOSE! 😉

La spettacolarità di questo dolce sta nel grande marshmallow che sormonta il cupcake: grande quanto la tortina è una goduria da far sciogliere in bocca.
Per crearli ho usato la ricetta di David Lebovitz e l’aiuto della mia preziosissima planetaria: devo dire che senza un robot che fa parte del lavoro, creare i marshmallow sarebbe un po’ complicato! (In caso non l’aveste, procuratevi un aiutante e un ottimo frullatore)

In caso foste troppo impegnati, troppo pigri o comunque l’idea non vi alletti, ho visto che i paintballs marshmallow li vendono già pronti: li ho visti addirittura negli autogrill, cosa un po’ strana per me, che sono sempre stata abituata a comprare i marshmallow nella vicina Francia.

Provate questo tripudio di zucchero con una tazza di Ceylon Oliphant Nuwara Eliya, tè verde dalle note di liquirizia che ben contrasta la dolcezza del cupcake.

Alba consiglia in abbinamento un Erbaluce di Caluso Passito, vino dolce dall’incipit sapido con supporto ammandorlato.

Valeria

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Budino al cioccolato e mandorle bio-equo-solidale

In questi anni si parla molto di biologico, di equo-solidale e di Km0, ma a volte mi rendo conto che la stragrande maggioranza delle persone identifica tutto ciò con “costoso”.

Non mi nasconderò dicendo che non sia vero: per chi fatica ad arrivare a fine mese, diventa difficile scegliere di pagare 2€ in più un Kg di pesche; ma è anche vero che ogni tanto ci si può concedere di sbirciare tra le offerte delle catene specializzate e investire in qualche prodotto che sicuramente vi stupirà.

Il Km 0 non è altro che un metodo antico, rimodernato da un sapiente marketing: è andare dal contadino o allevatore che produce nei dintorni della vostra città e comprare direttamente da lui. In questo modo si hanno prodotti più freschi, di stagione e magari che costano meno, saltando a piè pari tutta la filiera del trasporto e dell’impacchettamento.

Il biologico viene così definito dal REGOLAMENTO (CE) N. 834/2007:

“La produzione biologica è un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione agroalimentare basato sull’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e una produzione confacente alle preferenze di taluni consumatori per prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti naturali. Il metodo di produzione biologico esplica pertanto una duplice funzione sociale, provvedendo da un lato a un mercato specifico che risponde alla domanda di prodotti biologici dei consumatori e, dall’altro, fornendo beni pubblici che contribuiscono alla tutela dell’ambiente, al benessere degli animali e allo sviluppo rurale”.

Che è diverso dal mero “non uso i pesticidi”. 😉

Infine “l’obiettivo del commercio equo e solidale è di garantire che il prezzo pagato ai produttori rappresenti una congrua remunerazione del loro apporto di lavoro, competenza e risorse ed una giusta quota del profitto globale. Questo obiettivo viene generalmente realizzato mediante l’impegno dei partecipanti all’iniziativa di commercio equo e solidale a pagare un prezzo equo, negoziato caso per caso. Per le merci il cui prezzo è concordato a livello internazionale (come il caffè e il cacao), viene fissato un prezzo minimo tale da assicurare ai produttori un reddito superiore al prezzo mondiale delle derrate vendute. Grazie a questa maggiorazione, i produttori possono dotarsi di sistemi di produzione perfezionati ed introdurre condizioni di lavoro favorevoli agli imprenditori agricoli, ai salariati e all’ambiente”. (COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO sul “commercio equo e solidale”, Bruxelles, 29.11.1999)

E così mi sono addentrata in un negozio ben fornito e tra sconti e ingredienti di qualità mi sono lasciata andare a sapori autentici (se non avete mai provato del cioccolato equo-solidale non sapete cosa sia il cacao): TUTTI gli ingredienti utilizzati per questo budino provengono da coltivazioni e allevamenti biologici e/o equo-solidali.

Potete scegliere se fare un budino per adulti o per bambini giocando con alcuni ingredienti: rum&peperoncino o tè&cannella.

Infine abbinate tutto ciò ad una tazza di tè rosso cinese Yunnan d’Or e il viaggio verso altri mondi è assicurato.

Per questa delizia al cucchiaio, ricca di grassezza e aromaticità, Alba propone un Moscato Passito di Pantelleria, vino dolce, fresco, sapido, ideale per comporre un’ottima armonia.

Valeria

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Budino bicolore con cioccolato fondente di Modica, gelatina di melagrana e stelle croccanti alla vaniglia

Un giorno ho chiesto ad Alba come si immaginava il dolce di Capodanno, lei mi ha risposto che era simile ad una stella bianco-nera ricoperta da qualcosa di rosso: così è nato questo budino nel tentativo di dar vita ad un sogno.

Il cioccolato fondente di Modica è fatto con una ricetta antica e la sua texture è particolare: dura e granulosa con i cristalli di zucchero intatti all’interno della massa di cacao.

La gelatina di melagrana è di buon augurio e rimanda ad uno dei primi piatti proposti per questo menù speciale.

Infine le stelle croccanti fanno indugiare sul loro consumo, quasi pretendessero di essere succhiate con noncuranza in attesa del bacio del nuovo anno, per labbra più dolci.

Abbino a questo dolce un tè verde superbo: il Long Jing, il suo liquore secco e complesso ben equilibra la dolcezza del budino.

Alba propone in abbinamento un Alto Adige Moscato Rosa, vino dolce, piacevolmente fresco, dal bouquet voluttuoso di cioccolato e confetture di frutti rossi.

Valeria

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Financier di Natale

Il financier è un dolcetto franco-svizzero a forma di piccolo lingotto d’oro (forse deve il suo nome proprio a questo).

A metà strada tra un cupcake ed un biscottone, è fatto con farina di mandorle e, nella sua versione natalizia, decorato con una deliziosa crema al burro profumata alla vaniglia e all’arancia.

Se preferite una preparazione più leggera potete sostituire le 2 uova con 3 albumi montati a neve, togliere il lievito e servire il tutto, invece che con la crema di burro, con un sorbetto (o una granita) agli agrumi.

In questa Vigilia vogliamo proporvi questo dolcetto perfetto per una colazione alternativa o per supportare le varie visite di amici e parenti, senza che vada ad intaccare i più tradizionali panettone e pandoro.

Dal canto mio abbino al financier il tè Noël à Nice: miscela di Natale a base di tè verde, dai sentori di mandorla e cannella.

Alba propone per questi dolcetti delicatamente aromatici, un Albana di Romagna Passito, vino bianco dolce sorretto da una buona freschezza e da una scia minerale appena accennata.

Vi Auguriamo un Felice Natale e a risentirci per il 26 Dicembre!

Valeria

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